Grest 2010 SOTTOSOPRA

Tutto parte da un sogno, il sogno che Dio fa per noi e su di noi: come in cielo, così in terra! Sembra che il Cre-Grest 2009 non sia mai finito e che, per tutto un anno, il cielo non abbia mai voluto farsi dimenticare; ora questo stesso cielo scende e si impasta con la terra e gli uomini. Il tema di quest’anno permette di riprendere e dare continuità all’esperienza estiva intrapresa lo scorso anno.
Il punto di partenza si ispira al sottotitolo “Come in cielo, così in terra”: quante volte lo ripetiamo recitando il Padre nostro, quante volte ci siamo chiesti cosa significhi fare tutto quello che c’è in cielo, qui in terra… La risposta sta nel sogno di Dio, quel sogno forse ambizioso, di donare agli uomini una terra che sia riflesso e specchio della bellezza del cielo, quel cielo che illumina, che con le sue stelle ci guida, che segna il passaggio del tempo. E di tutto questo Dio vuole farcene dono.

La terra come dono
È soprattutto la Bibbia che ci conduce a scoprire il senso della terra come un dono di Dio e non come qualcosa di cui gli uomini debbano sentirsi proprietari.

Dio ci ricorda che ci ha donato la terra non per dominarla, ma per custodirla, non per esserne padroni, ma per esserne ospiti e quindi la dovremo restituire. Che cosa ci resta allora, che comportamento dovremmo avere se tanto non ne siamo i possessori? Molti al giorno d’oggi risolverebbero dicendo “la sfrutto fin che posso”! Ma questo non realizzerebbe il sogno di Dio: trasformare la terra in un po’ di cielo!

Alla ricerca di una certa armonia
Potremmo allora prendere un’altra direzione e farci guidare verso un altro punto fermo: quante volte associamo al cielo il paradiso, e quante volte abbiamo pensato all’armonia che vi regna? Se pensiamo alla terra, che cosa possiamo ritrovare di quell’armonia?

Sottosopra
Sotto il cielo, sopra la terra. È un po’ la nostra condizione. Non solo fisica, però: la logica del vangelo ci insegna a ribaltare ciò che più spontaneamente viene alla mente degli uomini. La legge del più forte, non è la legge di Dio: “Ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili”. Ai piccoli appartiene il regno dei cieli: come aiutare i nostri bambini e ragazzi a scoprire che solo una certa disponibilità del cuore permetterà loro di trasformare la terra in un’anticipazione del cielo? E come aiutare i grandi a ritrovare il cuore del bambino di fronte alla propria vita su questa terra?

Una storia da costruire
La terra è, soprattutto per i cristiani, il luogo della manifestazione di Dio: nella storia e sulla terra di Palestina avviene l’incarnazione di Gesù, il più grande evento dove Dio parla e si fa conoscere. Cosicché noi non parliamo più soltanto della ricerca di Dio da parte degli uomini (idea suggerita bene dal tema del cielo), ma parliamo anche di un intreccio dove la vita di Dio si incrocia con quella degli uomini, la sua presenza percorre le strade di questo mondo e le parole di Dio si esprimono attraverso il linguaggio degli uomini.

don Michele Falabretti