Siamo Matteo, Francesco e Alessio, e anche a nome dei nostri amici vorremmo parlarvi dell’esperienza speciale che abbiamo vissuto domenica 22 novembre: la nostra Cresima. Un sinonimo della parola Cresima è “Confermazione”, che deriva dal fatto che con questo sacramento si conferma e raggiunge la maturità spirituale ricevuta nel Battesimo.

Per noi questo momento è stato molto importante perché ha chiuso una parte della nostra vita: l’infanzia. Da questo momento in poi saremo NOI ad assumerci le nostre responsabilità: avremo più libertà, forse i nostri genitori ci affideranno le chiavi di casa, magari una paghetta mensile, ma tutto in proporzione a ciò che faremo, a come ci comporteremo.

Per giungere a questo appuntamento era necessaria una preparazione mentale e spirituale: l’abbiamo raggiunta attraverso gli anni di catechesi e il ritiro del 15 novembre, una settimana prima del “fatidico giorno”. Il tema del ritiro era la “vocazione”: ciò che spinge ognuno di noi a diventare ciò a cui è chiamato. Ci sono diverse vocazioni; magari qualcuno si sentirà chiamato a diventare sacerdote o missionario…

Così quel giorno è arrivato. Era impossibile capire cosa passasse nella mente di ognuno di noi quella mattina: progetti per il futuro, aspettative, traguardi da raggiungere… Ma come si poteva cambiare da bambini ad adulti in un sol giorno? Beh, in realtà non dovevamo cambiare in quel giorno, ma iniziare con l’aiuto speciale dello Spirito Santo a cambiare! Tutto questo si può fare soltanto intraprendendo un nuovo cammino, una nuova strada; lo faremo anche incontrandoci in oratorio ogni settimana per “ripartire da capo”.

I magnifici 30!

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