S. Cresima – omelia di mons. Bedetti

Domenica 22 novembre trenta ragazzi della nostra Comunità hanno ricevuto il sacramento della Confermazione, amministrato da mons. Enrico Bedetti, penitenziere vescovile, canonico della cattedrale, protonotario apostolico, durante la solenne liturgia eucaristica in onore di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'universo.

Ecco il testo dell'omelia pronunciata dal celebrante.

Stiamo celebrando la solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'universo e, in questa prospettiva, si inserisce mirabilmente il conferimento del sacramento della Cresima ai vostri ragazzi.

Tuttavia bisogna che tutti facciamo dapprima lo sforzo di capire bene cosa significhi che Cristo è Re, per non cadere anche noi nell'equivoco di cui ci ha parlato san Giovanni nel Vangelo a proposito di Pilato. Pilato interroga Gesù attorno alla sua regalità pensando ad un regno mondano di potenza e di foza violenta. Gesù risponde di essere davvero Re, ma il suo Regno non è di questo mondo.

Allora, perché Gesù è Re?

Il prefazio di questa Santa Messa dice, riferendosi a Dio Padre: "Tu con olio di esultanza hai consacrato Sacerdote Eterno e Re dell'universo il tuo unico Figlio, Gesù Cristo, nostro Signore". Ci chiediamo: cos'è questo "olio di esultanza" con il quale Gesù è stato consacrato Sacerdote e Re? Non è propriamente una cosa, ma è Qualcuno: appunto, lo Spirito Santo che in Dio è l'Amore. Gesù è il Cristo, parola greca che indica l'Unto per eccellenza, proprio perché lo Spirito Santo l'ha consacrato una prima volta nel grembo di Maria SS., la quale lo concepì per opera dello Spirito Santo" (vedi il "Credo") e poi una seconda volta dopo il Battesimo al fiume Giordano, quando Giovanni Battista vide lo Spirito scendere dal cielo su di lui, sotto forma di colomba. Allo stesso modo anche noi siamo stati consacrati con "olio di esultanza", vale a dire dallo Spirito Santo una prima volta il giorno del nostro Battesimo e una seconda volta con il sacramento della Cresima o Confermazione della consacrazione battesimale. "Ricevi il sigillo dello Spirito Santo che ti è dato in dono" dirò tra poco, quale Delegato del nostro Vescovo, mentre ungerò con il sacro Crisma la fronte di ogni cresimando. Lo Spirito Santo, come ha consacrato Gesù Sacerdote e Re, allo stesso modo abilita anche il cresimato alla funzione sacerdotale e regale.

Anzitutto la funzione sacerdotale. Il Concilio Vaticano II ha detto che tutto il popolo cristiano è un popolo sacerdotale. Infatti per l'unzione dello Spirito Santo i battezzati sono consacrati a formare un tempio spirituale e un sacerdozio santo per offrire, mediante tutte le loro opere, sacrifici spirituali.

Ne consegue anzitutto che voi formate un tempio spirituale. Ciò vuol dire che la vostra persona diventa il tempio del Dio vivente. In questa vostra età, in cui prepotentemente avvertite il maturare della vostra personalità, è bello sapere che siete il tempio dello Spirito Santo! Questo tempio fatto di corpo, anima e psiche, non andrà mai profanato con il peccato.

Poi il vostro sacerdozio di cresimati si attua in una paertcipazione attiva al culto della Chiesa che ha nell'Eucaristia il suo centro vitale. Ne consegue che il cresimato non solo non può perdere la S. Messa della domenica, ma a Messa deve esercitare il suo sacerdozio offrendo tutte le sue opere (studio, gioco, attività varie) quale sacrificio spirituale a Dio gradito (vedi n.2 delle indicazioni del Vescovo).

La funzione sacerdotale però non si esaurisce nei soli atti di culto. Essa tende a cristianizzare questo nostro mondo ritornato pagano. La Cresima vi dà lo Spirito Santo perché siate davanti a tutti testimoni della vita e della risurrezione di Gesù.

Vale a dire, dovete mostrare nella vostra vita la forza trasformante del Vangelo. Ovviamente, per testimoniare il Vangelo bisogna conoscerlo. E questo avviene anzitutto partecipando attivamente al catechismo, ma soprattutto con l'impegno personale a leggere e riflettere il Vangelo, come vi suggerisce il Vescono al n.1.

Infine la funzione regale. La Cresima vi affida il compito di condurre i vostri compagni/e a Cristo Re, servire il quale è regnare. Sempre il prefazio dice che si tratta di un Regno di verità, di amore e di pace.

Ragazzi/e coraggiosi, resi forti dalla potenza dello Spirito Santo che amano la verità ad ogni costo, rifiutando l'ipocrisia e la menzogna che cercano invece di inquinare ogni cosa.

Ragazzi/e capaci di amare veramente. Chi? Anzitutto i vostri genitori con i quali, ad ogni costo, va mantenuto aperto il dialogo educativo. Ma poi ragazzi/e che sanno abbracciare tutto il mondo, partendo dalla vostra parrocchia, dall'oratorio, dalla vostra scuola (vedi terzo richiamo del Vescovo).

Forse proprio oggi lo Spirito Santo inviterà qualcuno di voi ad amare fino a dare la propria vita per Gesù nella vocazione sacerdotale o religiosa o consacrata nel mondo. Sarebbe il dono più bello dello Spirito non solo per voi, ma per tutti.

Infine "Regno di pace". In questo mondo che continua a parlare di pace, ma produce violenza e guerre, i cresimati sono ragazzi/e che costruiscono con Cristo Re il Regno nel segno della riconciliazione, della non violenza, del rifiuto di ogni bullismo, in modo che si instauri la pace.

Ecco gli impegni che scaturiscono dalla vostra Cresima. Vi aiuteranno anche a realizzarli i vostri padrini e madrine che vogliono essere per voi modelli di valore.

Per riuscire nell'impresa tutti ci rivolgiamo a Nostra Signora del Sacro Cuore di Gesù perché continui ad essere la nostra mamma.